Notizie da Roma – CGIL FLC non firma il Contratto collettivo nazionale 2022/24

Notizie da Roma – CGIL FLC non firma il Contratto collettivo nazionale 2022/24

Mercoledì 5 novembre 2025 l’Aran e i sindacati rappresentativi, ad eccezione della FLC CGIL, hanno sottoscritto l’Ipotesi di Contratto CCNL “Istruzione e Ricerca” relativa al triennio 2022-2024. Leggi il testo del comunicato stampa.

Per la FLC CGIL non sussistono le condizioni minime per la sottoscrizione dell’ipotesi di CCNL soprattutto per l’esiguità degli aumenti che coprono solo un terzo della perdita del valore d’acquisto relativo al triennio di riferimento. Peraltro gli incrementi stipendiali per oltre il 60% già erogati in busta paga sotto forma di indennità di vacanza contrattuale, sanciscono per il personale la riduzione programmata dei salari coprendo neanche un terzo dell’inflazione del triennio.

Incomprensibile avere rinunciato mentre in Parlamento è ancora in discussione la legge di bilancio 2026 a richiedere risorse specifiche e aggiuntive come avvenuto per altri settori.

Malgrado le premesse economiche che hanno reso difficile la trattativa la CGIL FLC nazionale non ha mai rinunciato a svolgere la sua funzione e a contrattare miglioramenti per il personale fino all’ultimo minuto come, ad esempio, sul versante delle relazioni sindacali per rafforzare il ruolo della contrattazione di istituto, il riconoscimento economico per alcune attività svolte dai docenti come ad esempio i coordinatori di classe, l’indennità di responsabilità per chi accompagna gli studenti durante i viaggi di istruzione e di disagio per docenti che lavorano su più sedi, l’aumento di tutte le varie indennità e il riconoscimento dei buoni pasto.

Alcuni avanzamenti rispetto al precedente contratto che ci sembravano acquisiti, sorprendentemente nel testo sono scomparsi come quelle sugli addetti alle scuole all’estero, sui buoni pasto per il lavoro agile, sulla sperimentazione dell’orario su 4 giorni.

La FLC CGIL nazionale avvierà immediatamente i passaggi statutari per le valutazioni e le iniziative da assumere e consulterà le proprie RSU, gli iscritti, i lavoratori e le lavoratrici sui contenuti del CCNL attraverso una campagna di assemblee.

Per quanto riguarda l’Alto Adige: consideriamo un’occasione mancata sia l’esiguità delle somme stanziate a livello statale, sia la rinuncia a riconoscere un valore alle attività aggiuntive svolte dagli insegnanti. Scelte diverse a livello centrale avrebbero potuto influenzare positivamente anche la nostra situazione.