Oggi, 11 maggio 2021, i rappresentanti dei quattro sindacati della scuola (FLC-CGIL, CISL Scuola, SSG-ASGB, UIL Scuola RUA) e della Provincia autonoma di Bolzano (il presidente Kompatscher e gli assessori Achammer, Alfreider e Vettorato) hanno siglato il secondo contratto-stralcio (testo (testo qui) per l’adeguamento della retribuzione degli insegnanti della scuola a carattere statale.
Con questo secondo contratto, calcolando gli arretrati fino a giugno 2021, si prevede il pagamento di un arretrato di 1.207,17 euro lordi.
Nel primo contratto-stralcio era stato stabilito un aumento dell’indennità provinciale di 292 euro lordi annui a partire dal 1° gennaio 2019, quale adeguamento all’indice di inflazione IPCA per il solo anno 2019. Nel secondo contratto-stralcio si prevede un ulteriore aumento di 168,38 euro lordi annui per l’IPCA 2020 e di 297,61 euro lordi per l’IPCA 2021.
Complessivamente l’aumento ammonterà a 75,8 euro lordi mensili per 10 mesi all’anno.
L’obiettivo dell’equiparazione con i docenti della scuola provinciale, la cui posizione è regolata dagli accordi d’intercomparto, resta ancora lontano. Resta aperta anche la questione del c.d. “bonus” per la dotazione informatica degli insegnanti, per il quale chiediamo l’attivazione di uno strumento simile alla “Carta docente” in vigore nel resto dello Stato.
Qui un’analisi approfondita delle cifre in gioco:
Confronto tra docenti delle scuole a carattere statale e docenti provinciali.
I IPCA (INFLAZIONE; INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO ARMONIZZATO)
Gli accordi stralcio per i docenti delle scuole a carattere statale hanno stabilito un adeguamento all’inflazione con i dati ISTAT disponibili al 5 giugno 2020: (IPCA definitiva 2019 0,7%, IPCA previsionale 2020 0,4%, IPCA previsionale 2021 0,7%), cioè complessivamente circa l’1,8%.
Il contratto d’intercomparto stabiliva l’adeguamento all’inflazione in base ai dati ISTAT previsionali disponibili al 30 maggio 2019: 2019 0,9%, 2020 1%, 2021 1,1%; cioè complessivamente circa il 3%.
INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO ARMONIZZATO IN AMBITO EUROPEO PER L'ITALIA, DEPURATO DALLA DINAMICA DEI PREZZI DEI BENI ENERGETICI IMPORTATI |
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|
insegnanti dipendenti provinciali |
docenti della scuola a carattere statale |
||||
ISTAT |
aumento annuo |
costo annuo |
ISTAT |
aumento annuo |
costo annuo |
|
30/05/2019 |
euro lordi |
Mio. € |
05/06/2020 |
euro lordi |
Mio. € |
|
IPCA 2019 |
0,90% |
375,00 € |
4,98 |
0,70% |
292,00 € |
3,87 |
IPCA 2020 |
1,00% |
421,00 € |
5,59 |
0,40% |
168,38 € |
2,23 |
IPCA 2021 |
1,10% |
468,00 € |
6,21 |
0,70% |
297,61 € |
3,95 |
complessivo 2019-21 |
3,00% |
1.264,00 € |
16,77 |
1,80% |
757,99 € |
10,05 |
Le previsioni IPCA utilizzate per l’intercomparto hanno determinato per ciascun dipendente provinciale un aumento complessivo di 1.264 euro annui, mentre l’aumento IPCA per i docenti delle scuole a carattere statale è pari a 758 euro annui: 506 euro annui lordi in meno che ai docenti provinciali.
La differenza maturata nel triennio 2019-21 è di 925 euro lordi per dipendente. Per colmarla servirebbero 12,282 milioni.
Dal 2021 in poi il costo annuo per colmare la differenza di 506 euro annui lordi è 6,715 milioni di euro. Se nel 2023 si decidesse di dare retroattivamente ai docenti statali l’adeguamento all’inflazione dato con l’intercomparto, il costo per la differenza maturata dal 2019 al 2023 sarebbe di 25,713 milioni.
II RPD
Il contratto d’intercomparto ha assegnato ai docenti provinciali un aumento di 120 euro lordi mensili per 12 mensilità (1.440 euro lordi annui) alla voce accessoria “Retribuzione professionale docenti” (RPD).
Il costo annuo dell’aumento, per 10.000 docenti, è valutabile in circa 19,109 milioni annui. La differenza maturata nel triennio 2019-21 è di 38,218 milioni di euro.
III PREMI DI PRODUTTIVITÀ
Il contratto d’intercomparto ha assegnato ai docenti provinciali un aumento della voce produttività complessivamente valutabile a più di 3 milioni annui. Complessivamente 9,6 milioni nel triennio 2019-21 e successivamente 3,3 milioni annui.
DIFFERENZA COMPLESSIVA NEL TRIENNIO 2019-21
Complessivamente, nel triennio 2019-21, l’equiparazione dei docenti delle scuole a carattere statale ai provinciali costa 12,282 (inflazione) + 38,218 (RPD) + 9,6 (produttività), cioè complessivamente 60,1 milioni, da stanziare interamente nel bilancio 2021.
Negli anni successivi (2022, 2023) l’equiparazione costa 6,715 + 19,109 + 3,3 = 29,124 milioni di euro all’anno (6,715 milioni per adeguamento IPCA secondo il contratto d’intercomparto + 19,109 RPD + 3,3 milioni di premi di produttività). L’attuale stanziamento per il 2021 e per il 2022 è di 15 milioni annui.
10,5 milioni annui sono già stanziati per entrambi i contratti-stralcio, e restano a disposizione circa 4,5 milioni di euro all’anno. Per garantire l’equiparazione tra docenti della scuola a carattere statale e docenti provinciali (costo: 29,124 milioni di euro) lo stanziamento mancante è di circa 25 milioni annui.