Il 28 maggio 2025 l’assemblea provinciale della Flc/Gbw ha deciso di non firmare il quinto accordo-stralcio per il rinnovo del contratto provinciale altoatesino riguardante il triennio 2022/24.
Il testo chiude la contrattazione senza aggiornare le tabelle stipendiali all’inflazione 2022/24. “Si tratta – afferma il segretario Flc, Stefano Barbacetto – di una novità inaudita. Con una ‘Lettera d’intenti’ priva di valore giuridico la provincia promette adeguamenti stipendiali in autunno; ma temiamo che la confusione sul triennio di pertinenza metterà a rischio i finanziamenti per affrontare l’inflazione futura. Certo la proliferazione di accordi-stralcio, dovuta peraltro ai finanziamenti provinciali a singhiozzo, non piace nemmeno a noi; ma chiudere le trattative anzitempo non è certo la soluzione. Quanto alla parola dell’Amministrazione vorremmo fidarci, ma ci inquieta un precedente: le promesse del ‘Protocollo d’intesa’ del 2021 tra Giunta provinciale e sindacati, rimaste a tutt’oggi lettera morta”.
Il contratto non firmato prevede un arretrato “una tantum” di 1.745 euro lordi, da sommare ai due acconti ricevuti in precedenza. Secondo le stime Cgil, la somma non basta a risarcire l’inflazione subita nel 2022/24: a seconda della loro anzianità gli insegnanti perderanno tra i 3.000 e i 10.000 euro lordi in potere d’acquisto.
Non è mantenuta neppure la promessa politica di regalare a tutti i dipendenti l’abbonamento ai mezzi pubblici. Da questo privilegio (non richiesto dal sindacato) sarà escluso chi ne ha più bisogno: i supplenti con incarichi inferiori all’anno. A quanto riferisce l’Agenzia per le contrattazioni, sarebbe tecnicamente impossibile dare ai precari un abbonamento a termine, simile a quello concesso ai turisti.