"Lettera di intenti" e aut-aut di Kompatscher: comunicazione agli iscritti

"Lettera di intenti" e aut-aut di Kompatscher: comunicazione agli iscritti

[inviato il 12 ottobre 2025]

Mercoledì 8 ottobre si è tenuto un incontro tra:
- il Presidente della Provincia, gli assessori/e competenti per le scuole e il personale e gli alti funzionari delle amministrazioni scolastiche da un lato.
- e i sindacati rappresentativi per le scuole statali, provinciali e dell’infanzia dall’altro.

Tema dell’incontro: le contrattazioni destinate ad aprirsi da gennaio 2026.
Già in un incontro precedente il presidente Kompatscher aveva proposto ai sindacati di sottoscrivere una Lettera di intenti (priva di effetti giuridici), per vincolare le parti nella futura trattativa ed esprimere per iscritto le loro esigenze. 

Come annunciato nei giorni scorsi sugli organi di stampa, tuttavia, la Giunta Provinciale intende  subordinare l’avvio della contrattazione(e persino di tavoli di lavoro tecnici) alla cessazione delle iniziative di protesta intraprese nelle scuole.

La somma promessa e non ancora stanziata per il personale del comparto istruzione e formazione è di 330 milioni per il triennio 2026/28.
Solo se le proteste dovessero cessare, il Presidente e gli Assessori promettono di aprire la trattativa per:

- riservare un massimo di 100 milioni all’anno per gli aumenti stipendiali e un minimo di 10 milioni per remunerare incarichi e responsabilità aggiuntivi all’attività di insegnamento,
- “avvicinare” la retribuzione complessiva dei docenti delle scuole a carattere statale a quella dei docenti delle scuole provinciali,
- adottare misure per soddisfare il fabbisogno di maggiore organico nel settore dell’inclusione,
- adottare misure per potenziare le segreterie scolastiche liberando i docenti dal carico burocratico inerente all’organizzazione delle attività extrascolastiche.

Se le proteste continuassero, afferma Kompatscher, non vi saranno trattative.
Il testo definitivo della lettera di intenti non è ancora disponibile.
Il presidente della Provincia concede ai sindacati una settimana di tempo per firmare o non firmare.
La firma non ha valore giuridico. Se si terrà una successiva contrattazione, potranno parteciparvi sia i sindacati firmatari, sia i sindacati non firmatari.

Fin qui la cronaca. Ora un commento:

-    Sul metodo:

1. Il rifiuto di sedersi al tavolo se non termineranno le proteste spontanee sorte nelle scuole della provincia è una posizione inaudita.
Certo il principio di correttezza nelle trattative chiede alle parti di non intraprendere iniziative unilaterali mentre stanno al tavolo; ma rifiutarsi di sedere al tavolo con i sindacati rappresentativi col pretesto di iniziative indette da altri soggetti è al di fuori della vigente prassi delle relazioni sindacali.
Per chiarirci: sul piano nazionale, è normale che il Governo tratti con i maggiori sindacati, anche mentre altri esercitano il loro diritto di sciopero.
Senza contare che le proteste in corso NON sono astensioni dal lavoro.

2. Per la seconda volta si chiede ai sindacati di blindare “a priori” l’oggetto della contrattazione prima dello stanziamento della relativa somma. Si tratta di una prassi insolita.
C’è un solo precedente di pochi mesi fa: la CGIL non ha firmato una simile “lettera d’intenti” e ha partecipato ugualmente alle contrattazioni.

Sul merito:

1. Il promesso stanziamento di 100 milioni di euro annui potrebbe consentire un aumento degli stipendi abbastanza considerevole. Circolano stime su circa 5.200 euro lordi annui in media, ma non è corretto fare previsioni prima di comprendere il criterio di divisione dei fondi. La somma andrà divisa tra docenti della scuola statale, delle scuole professionali provinciali, dell’infanzia, collaboratori all’Integrazione...

2. Si torna a promettere un “avvicinamento” dello stipendio dei docenti della scuola a carattere statale a quello dei docenti della scuola provinciale. Questa promessa è ancora meno chiara di quella (non mantenuta) del Protocollo d’Intesa del 4.5.2025.

La situazione è complessa. Dobbiamo dunque affrontare decisioni importanti.

La cifra promessa è rilevante. Dobbiamo piegarci al diktat del Presidente della Giunta?
Dobbiamo chiedere ai gruppi di iniziativa di tacere?
E se costoro non taceranno?

L’Assemblea generale provinciale FLC GBW, riunita online la sera di venerdì 10 ottobre, ha espresso a larghissima maggioranza un orientamento contrario alla firma della Lettera di Intenti.
Ha però raccomandato alla Segreteria di consultare la base del nostro sindacato.
I tempi pretesi dal Presidente della Provincia non ci consentono di organizzare Assemblee sindacali.
Nei prossimi giorni vi comunicheremo quale forma di consultazione adotteremo.