Il Decreto Legge 95/2025 ha introdotto una nuova modalità di sostegno economico per le madri.
A chi spetta il bonus mamme 2025. Il bonus è rivolto a:
- lavoratrici dipendenti (escluse le lavoratrici domestiche),
- oppure lavoratrici autonome
- con reddito annuo da lavoro fino a 40.000 €
- madri di almeno 2 figli, con il più piccolo fino a 10 anni,
- oppure madri di almeno 3 figli, con il più piccolo fino a 18 anni, purché con contratto autonomo o a tempo determinato.
Come funziona il bonus
- Importo: 40 euro per ogni mese lavorato nel 2025
- Erogazione: in un’unica soluzione a fine anno, previa richiesta all’INPS
Chi resta escluso? Non rientrano nel bonus:
- Le lavoratrici domestiche
- Le madri con contratto a tempo indeterminato e almeno 3 figli, che continuano a beneficiare dell’esonero contributivo fino a 3.000 € annui, introdotto nel 2024
Come e quando presentare la domanda
Per avere il bonus è necessario fare domanda, che può essere presentata affidandosi ai patronati. INCA CGIL offre assistenza gratuita nella compilazione e nell’invio. Qui il volantino INCA CGIL.
Le richieste devono essere presentate entro il 9 dicembre 2025.
Eccezione: le lavoratrici che maturano i requisiti dopo tale termine, ma comunque entro il 31 dicembre 2025, possono fare domanda fino al 31 gennaio 2026.
Le criticità secondo la CGIL
La CGIL esprime forte contrarietà a misure temporanee e non strutturali come questa:
- assenza di progressività: il bonus non tiene conto delle reali condizioni economiche delle famiglie
- effetto annuncio: l'erogazione in un’unica soluzione serve solo a rendere il bonus “più visibile”, ma non incide realmente sul benessere delle famiglie
