"Una tantum" deludente: perché non firmiamo

"Una tantum" deludente: perché non firmiamo

Oggi, 18 agosto 2025, CISL e ASGB apporranno la firma definitiva in calce al quinto accordo provinciale-stralcio per il triennio contrattuale 2022/24. La UIL scuola, che ha perduto rappresentatività ed è esclusa dalla contrattazione, si era in passato dichiarata d’accordo per la firma.

L’accordo prevede un pagamento una tantum di 1745,12 € a tutto il personale docente in servizio a tempo pieno nell’anno solare 2024.
Con tale pagamento l’accordo dichiara chiuso il triennio contrattuale 2022/24. L’accordo prevede poi il benefit (non richiesto da parte sindacale) dell’abbonamento gratuito ai mezzi pubblici per gli insegnanti: non per tutti, però, ma solo per quelli con incarico almeno annuale.
Per la prima volta nella storia delle contrattazioni provinciali, un triennio contrattuale è dichiarato chiuso senza un adeguamento strutturale dello stipendio e senza la creazione di una nuova tabella stipendiale. La tabella rimane ferma al primo febbraio 2023 (adeguamento 2019/21).

La voce una tantum, sommata con le due voci simili percepite nel corso del triennio, non basta infatti ad indennizzare gli insegnanti della perdita del potere d’acquisto patita tra gennaio 2022 e dicembre 2024. Secondo i nostri calcoli, per mantenere gli stipendi al livello originario occorrerebbe una cifra da 3.000 a 10.000 euro* più alta.

L’Assemblea provinciale FLC CGIL, riunitasi nello scorso mese di maggio, ha deciso di non siglare il contratto oggi giunto alla sottoscrizione definitiva, per dare un segnale di disaccordo sul metodo e sugli importi; e tale decisione rimane in vigore.

Presumibilmente la somma una tantum sarà pagata a fine anno; dell’abbonamento ai mezzi pubblici si parlerà probabilmente da novembre.

Continueremo ad impegnarci nella contrattazione: stiamo infatti trattando, stavolta d’accordo con gli altri sindacati, un aumento strutturale degli stipendi. Il quadro giuridico è però incerto (siamo convinti che si debba trattare ancora dell’inflazione 2022/24, prima di affrontare quella del triennio 2025/27, ma la chiusura del triennio stabilita da questo contratto crea la possibilità di equivoci).

*il primo è il caso degli insegnanti delle primarie con anzianità 0-3, il secondo è il caso degli insegnanti delle superiori con anzianità +35.